Habit Reversal Training (HRT)
Un approfondimento che ritengo essenziale: cosa è l’Habit Reversal Training? Per chi è indicato? In cosa consiste? Queste sono le principali domande che mi ponete quando venite inviati a svolgere tale training.
Si tratta di un insieme di tecniche, appartenente alla scuola cognitivo-comportamentale, che si esaurisce in circa 10 sedute e prevede il coinvolgimento di uno psicologo esperto in disturbi da tic e sindrome di Tourette, del paziente interessato ed eventualmente di un caregiver.
Affinchè i benefici dell’intervento abbiano luogo e persistano nel tempo è indispensabile la motivazione al trattamento, l’aderenza terapeutica e il coinvolgimento attivo da parte del paziente.
L’obiettivo dell’HRT è l’acquisizione di consapevolezza dei “premonitory urge”, ossia la sensazione che il tic sta arrivando, e la sostituzione del tic in questione con un movimento complementare, che possa risultare soddisfacente per il paziente. Segue un training che permette al paziente la progressiva automatizzazione del comportamento più adattivo.
È consigliato il più delle volte dai 10 anni in poi per una questione di maggiore consapevolezza corporea, che gli permetterebbe di avvertire la “premonitory urge”. Il più delle volte risulta efficace quando la motivazione è alta e dunque nel periodo adolescenziale quando si ha un forte interesse sociale a gestire i tic. Resta un trattamento di elezione anche per gli adulti. In questo ultimo caso la difficoltà potrebbe essere legata al lavorare su un tic più “cronicizzato” rispetto a quello di un bimbo o ragazzino, ma nonostante ciò assolutamente utile ed efficace.
Il paziente, con il supporto dello psicologo esperto e del caregiver, impara a riconoscere e monitorare i momenti della giornata e le attività più propensi a dare adito ai tic; vengono inoltre introdotte tecniche di respirazione, rilassamento e contrazione di muscoli alternativi a quelli utilizzati nella messa in moto dei tic d’interesse.
Infatti, a percorso ultimato, il paziente sarà in grado di svolgere autonomamente l’analisi funzionale di tic e comportamenti compulsivi e, pertanto, di intervenire sulle proprie abitudini comportamentali in autonomia.